Stupro nel Metaverso: Minorenne Subisce Violenza Sessuale Virtuale

Implicazioni giuridiche, etiche e morali

Nuovi pericoli dal metaverso

E’ recente la notizia riportata da un quotidiano britannico secondo cui la polizia locale si trova ad indagare su un evento che si asserisce sia la prima indagine di questo tipo nel Regno Unito e che sia anche causa di non pochi problemi a livello giuridico. Si tratterebbe di un’aggressione sessuale “virtuale” ai danni di una ragazza minorenne.

I Fatti

E’ accaduto non in un mondo reale ma nel metaverso, ovvero la minorenne indossava un visore per la realtà virtuale e stava giocando a un gioco immersivo quando il suo avatar è stato attaccato violentemente da molti altri, in quello che può essere definito un stupro da parte di una gang. In altre parole, una banda di uomini adulti, in un videogioco coinvolgente, avrebbe abusato sessualmente del personaggio virtuale della ragazza.

Ma cos’è il metaverso?

Con il termine “metaverso” ci si riferisce al  concetto di ambiente virtuale tridimensionale. E’ generato dal computer ed in questo “mondo” virtuale le persone possono interagire tra loro e con l’ambiente stesso in tempo reale. Questo concetto è stato introdotto per la prima volta da Neal Stephenson nel suo romanzo del 1992 intitolato “Snow Crash“; successivamente è stato adottato per descrivere varie incarnazioni di mondi virtuali online. Attualmente, il termine “metaverso” è spesso associato a visioni più avanzate di Internet e di mondi virtuali, dove l’interazione degli utenti è più immersiva, inclusiva e sociale. Grandi aziende tecnologiche stanno esplorando l’idea di creare metaversi, offrendo esperienze virtuali più avanzate che coinvolgono la realtà virtuale, aumentata e l’interazione sociale online. Tuttavia, non esiste ancora una definizione univoca o un’implementazione consolidata giacché è in itinere il suo sviluppo e conoscenza.

Le Implicazioni del Metaverso

La questione se lo stupro virtuale sia davvero definibile in una fattispecie concreta di violenza sessuale risale almeno al 1993, quando il Village Voice pubblicò un articolo di Julian Dibbell su “uno stupro nel cyberspazio“. L’articolo di Dibbell riportava come le persone dietro gli avatar che sono stati aggrediti sessualmente in una comunità virtuale provassero emozioni simili a quelle delle vittime di stupro fisico. Ma quella che nel 1992 era nata come fantascienza è divenuta oggi una realtà per milioni di fruitori in tutto il mondo, bambini compresi. Come riporta il Daily Mail, che ha intervistato  un alto funzionario di polizia che ha seguito  il caso, nell’evento, seppur virtuale, vi è un un “forte impatto emotivo e psicologico sulla vittima che è più duraturo di qualsiasi lesione fisica” essendo  l’esperienza “VR”   progettata per essere completamente coinvolgente. E su questo punto si può affermare che si tratta di un vero successo!

Usando un visore che copre gli occhi e le orecchie, i giocatori vengono immersi in un mondo virtuale coinvolgente che sembra reale dove possono interagire con gli altri all’interno di un ambiente generato dal computer.

Esistono anche giubbotti di realtà virtuale indossabili chiamati tute tattili, che utilizzano una tecnologia speciale per simulare sensazioni come il tocco di un oggetto o l’impatto di un pugno.

Nell’ottobre 2021, quando Mark Zuckerberg annunciò che la sua azienda Facebook sarebbe stata ribattezzata Meta, portò all’attenzione del pubblico il concetto di metaverso.

Ma anche Google, Microsoft e altre aziende tecnologiche stanno facendo grandi investimenti nella tecnologia. Gli utenti di Meta possono impostare una “bolla” protettiva attorno ai propri personaggi in modo che gli altri non possano avvicinarsi a loro. Ma le vittime precedenti hanno raccontato di essere state costrette a disattivare tale iniziativa prima di essere attaccate.

Europol ha avvertito: “Con un incremento previsto di 1.600 miliardi di euro (1.400 miliardi di sterline) per l’economia globale entro il 2035 e con il 25% delle persone che si prevede trascorreranno almeno un’ora al giorno nel Metaverso, ciò avrà sicuramente un impatto sull’economia globale”. sicurezza dei cittadini ed essere qualcosa su cui le forze dell’ordine devono prestare attenzione.”

I leader della polizia ora chiedono una legislazione per affrontare l’ondata di reati sessuali in questo ambito, affermando che le tattiche degli agenti devono evolversi per fermare i pervertiti che utilizzano le nuove tecnologie per sfruttare i bambini.

Ma questo caso storico ha sollevato dubbi sull’opportunità che la polizia persegua i reati virtuali – dato che polizia e procura sono attualmente alle prese con un enorme arretrato di casi di stupro reali – e se un simile attacco debba essere perseguito ai sensi delle leggi attuali.

Ieri Ian Critchley, responsabile delle indagini sulla protezione e gli abusi dei minori del Consiglio nazionale dei capi della polizia, ha avvertito che “il metaverso crea una porta attraverso la quale i predatori possono commettere crimini orribili contro i bambini”.

I dettagli dello straordinario caso di realtà virtuale sono stati tenuti segreti per proteggere il bambino coinvolto, nel timore che, per diversi motivi, non sia possibile un procedimento giudiziario.

Ma un ufficiale esperto che ha familiarità con il caso ha detto: ‘Questo bambino ha subito un trauma psicologico simile a quello di qualcuno che è stato violentato fisicamente. C’è un impatto emotivo e psicologico sulla vittima che è a lungo termine rispetto a qualsiasi lesione fisica.

“Ciò pone una serie di sfide per le forze dell’ordine, dato che la legislazione attuale non è istituita per questo.” Sono stati segnalati numerosi attacchi sessuali su Horizon Worlds, un gioco online VR gratuito gestito dal proprietario di Facebook, Meta.

In Horizon Worlds gli utenti creano i propri avatar, una rappresentazione online animata di se stessi che possono progettare e quindi controllare indossando il visore per la realtà virtuale e l’attrezzatura associata.

Nina Jane Patel, una psicoterapeuta che conduce ricerche sul metaverso, lo ha descritto come un “incubo surreale” in cui chi subisce uno stupro di gruppo patisce le stesse conseguenze di una violenza reale. Per questo motiva il Presidente dell‘Associazione dei Commissari di Polizia e Anticrimine, ha dichiarato al quotidiano londinese che le donne giovani e i bambini meritano una maggiore protezione perchè più esposti e vulverabili: “Dobbiamo aggiornare le nostre leggi perché non tengono il passo con i rischi di danni derivanti dall’intelligenza artificiale e dalla criminalità piattaforme come il metaverso.”. Come non concordare?

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