I ricercatori affermano che la mancanza di trasparenza è preoccupante.
Non sembrano esserci dati pubblicamente disponibili sul numero complessivo di robot utilizzati dalle Forze dell’Ordine negli Stati Uniti. “Non ho visto nessun numero che dica quanti sono là fuori“, riferisce Howard Henderson, un criminologo della Texas Southern University di Houston.
Sembra inoltre che ci siano pochi dati accademici o scientifici da fonti indipendenti sull’efficacia di queste unità tecnologiche in uso nelle polizie statunitensi.
Un’azienda leader nella fabbricazione di robot, ha scritto sul blog del sito web dell’azienda stessa, che solo nel 2022 c’erano più di 1.000 dei suoi robot operanti in 35 Paesi. Il rappresentante aziendale che cura le pubbliche relazioni ha, altresì dichiarato detto, che la società non monitora specificamente l’uso che ne fanno dei robot, specialmente nei dipartimenti di polizia, potendo riferire solamente che una parte di questi robot è utilizzata per scopi di legati alla pubblica sicurezza.
Sicurezza: la mancanza di statistiche sui robot in polizia
La mancanza di statistiche sarebbe un dato preoccupante, secondo Alondra Nelson professore di scienze sociali presso l’Institute for Advanced Study e già direttore ad interim dell’Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche della Casa Bianca per l’amministrazione Biden.
Secondo il professore, non si dispongono di dati sulla sicurezza, sull’efficacia, sul tasso di fallimento e sulle interazioni umane della tecnologia robot, le cui conseguenze sono il fatto che non si dispongono di informazioni e spiegazioni di base su come vengono utilizzate queste cose.
Le aziende, sono poco inclini a fornire dati, anche se interpellati, come una azienda di robotica con sede a Filadelfia che produce un robot quadrupede commercializzato per uso militare e sicurezza nazionale, anche se interpellato per i dati, non hai mai dato cenno di risposta. L’uso dei robot, indubbiamente offre numerosi vantaggi, ma comporta anche una serie di rischi che devono essere attentamente gestiti. È essenziale che le aziende, i regolatori e la società lavorino insieme per sviluppare norme, pratiche di sicurezza e linee guida etiche per mitigare possibili rischi e garantire che i benefici dei robot siano massimizzati.
Impatto sulla sorveglianza e privacy
Gli esperti in materia di sorveglianza e privacy affermano che in molti Paesi ci sono poche restrizioni alla sorveglianza robotica, temendo che le aree cittadine dove vivono persone con basso reddito, i cosiddetti quartieri popolari, come pure le persone di colore possano essere eccessivamente sorvegliate dai robot, come afferma un sociologo che studia le connessioni tra tecnologia, razza e politica presso la Brookings Institution: “C’è una propensione a migliorare queste tecnologie per una maggiore precisione, e nel sistema di giustizia penale, una maggiore precisione può quasi sempre equivalere a livelli di incarcerazione più elevati”.
Rischio sicurezza
Altre preoccupazioni risiedono nella possibilità di armare questi robot con Taser e altre armi. I critici sostengono che questo potrebbe gettare le basi per addestrare macchine per uccidere e per agire in modo completamente autonomo. Negli ultimi mesi sono apparsi diversi video virali che mostrano cani robotici armati di pistole in Russia, e dalla fantasia alla realtà sappiamo che il passo è breve.